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Prime Esperienze

Incontro bella signora in farmacia


di robytcm
13.01.2016    |    1.958    |    0 8.7
"”? e loro rispondono di si; immagino siano madre e figlia che porta anche lei l’apparecchio sui denti..."
Ciò di cui necessito e di un dentifricio e di un collutorio specifici di un azienda che non ho mai sentito nominare; su internet avvio qualche ricerca e scopro che sono prodotti adatti anche a chi porta l’apparecchio odontoiatrico e non semplici da trovare; potrei acquistarli in rete ma non mi va di pagare le spese di consegna quindi mi reco in Farmacia; la prima è quella più vicino a dove abito ma mi rispondono che non trattano questo tipo di prodotto; la seconda stesse risposte e quasi quasi decido di pagare la consegna e acquistare su internet ma la terza Farmacia mi da speranze, non hanno il prodotto presente ma si può ordinare per il giorno dopo e dico che è un ottima soluzione; mentre l ‘addetta registra la mia prenotazione accanto a noi una coppia di donne sta chiedendo gli stessi prodotti e mi volto meravigliato; chiedo “ siete pazienti della dentista Laura S.”? e loro rispondono di si; immagino siano madre e figlia che porta anche lei l’apparecchio sui denti.
“Anche lei”? mi chiede quella credo sia la mamma e rispondo “si, e saluto la farmacista dicendo che ripasserò l’indomani intorno alle ore nove di mattina; esco pensando alla mamma con cui ho appena parlato e che non è da disprezzare, anzi dovrebbe essere ben messa ma con il cappotto che indossava si capiva poco; sicuramente giovane perché la figlia avrò avuto sei o sette anni e facendo due conti, la madre arriva forse a trenta.
L’indomani, presto e con il freddo che punge, arrivo in farmacia alle nove e cinque minuti e al banco c’è la donna che sta ritirando i prodotti prenotati; si volta quando sente la porta che si apre e mi sorride come se mi attendesse; rispondo salutando ed esclamando: “ sembra ci siamo dati appuntamento” e lei a sua volta sorride verso me; oggi posso notarla meglio poiché indossa un giubbino impermeabile corto che le arriva in vita e il suo bel culo finalmente è scoperto ed è proprio ben fatto, piccolo e sodo da ciò che posso immaginare, valorizzato da un paio di pantaloni a quadri scozzesi che aderiscono nei punti giusti.
Appena si libera l’addetta mi avvicino e chiedo anche io i prodotti da ritirare e saldato il conto esco e ritrovo la donna fuori ferma; le passo accanto e ancora una volta sorrido ma lei mi blocca con un braccio e mi chiede: “ da che parte va”! e io la guardo come a non capire subito poi le rispondo: “ da qualsiasi, non ho molto da fare” e lei approfitta della situazione e mi chiede se passo dalle zone del centro commerciale a sud della città; “perché no” dico” anche io devo fare spesa” e la donna si giustifica dicendo che l’autobus arriverò tra venti minuti e piuttosto che aspettare al freddo …..
“Mah” penso, che so io gli autobus passano più spesso ma se lei dice che è così le credo, non ho nulla da perdere e la invito a salire sulla mia auto parcheggiata appena a dieci metri da dove siamo; quando parto vedo arrivare l’autobus che lei avrebbe dovuto prendere e mi vien da ridere ma mi trattengo.
Il breve viaggio si rivela piacevole insieme a Francesca, la mia nuova amica e l’aria dentro l’abitacolo si scalda di vibrazioni nascoste ma percettibili; sono attratto da lei e dalla situazione e mi sembra che non sono il solo ad avere pruriti in quest’attimo.
Scendiamo al centro commerciale insieme e insieme ci dirigiamo all’interno e la folla o il caos di voci che si perdono tra le mura interne della struttura non raffreddano i nostri istinti; sembra che stiamo giocando a rincorrerci perché spesso i nostri occhi sono fissi sull’altra e viceversa e il calore oramai elevato non si calma; nella mia mente i pensieri lussuriosi sono continui e vorrei chiederle lei a cosa sta pensando ma alcuni movimenti mi rispondono senza parole; ci sfioriamo e ogni volta il contatto è più lungo e più vicino, ci guardiamo e sorridiamo e lo stato di eccitazione che ci ha avvolto cresce con il passare dei minuti; me la scoperei anche li, ora se solo potessi e lei non direbbe di no, ne sono sicuro poiché è una di quelle situazioni in cui i sensi sono più forti della ragione e la parte animalesca esce fuori brutale in cerca di soddisfazione.
Come qualcosa di non scritto ma che deve accadere, usciamo senza terminare gli acquisti, io non ho neanche cominciato e entriamo in auto; subito ci attacchiamo con le bocche e le mani che toccano e scoprono e il respiro si fa affannoso mentre le labbra si spostano dove trovano pelle libera e bollente.
Con uno sforzo mi avvio in cerca di un luogo meno visibile e percorro appena cento metri per parcheggiare nel posto più lontano del grande parcheggio, sotto una pianta spoglia di foglie e lontano da altri automezzi; è presto e ancora la gente è poca e i posti più distanti dall’ingresso del centro commerciale sono deserti.
Si e no fermo l’auto che mi ritrovo Francesca addosso che mi pomicia e mi tocca arrivando dove la mia eccitazione è massima; la sua mano sopra la stoffa dei pantaloni mi regala calore e il cazzo ha un guizzo all’insù quando la mano mi massaggia la patta; allungo le mani anche io e cerco il seno coperto e sento che è duro e sodo; comincio a spogliarla perché la voglio nuda con tutti i rischi annessi che ci scoprano ma chi se ne frega, la voglia sale e non si ferma e io voglio scopare proprio ora; si fa liberare dai vestiti aiutandomi e mi ritrovo la bocca attaccata alle sue tette con i capezzoli che premono e già godo nel leccare il suo corpo.
Lei riesce a slacciare i pantaloni ed entrare con la mano e sente la mia virilità che sta per esplodere; lancia un gemito quando afferra l’asta pulsante e comincia un massaggio che ha il potere di aumentare la voglia di scopare; anche io sono riuscito tra mille difficoltà ad arrivare sulla sua fica, abbassandole i pantaloni a quadri e gli slip in contemporanea e posando le dita sulla sua fessura che mi bagna la mano per la voglia che sta trattenendo; prima ancora di conoscere sapori e odori ci liberiamo del tutto degli abiti e mi sposto sopra di lei abbassando lo schienale; allarga le gambe e mette le mani sul mio bacino mentre cerco l’ingresso e sento il calore del suo sesso che mi avviluppa ed entro dentro di lei, dentro il suo corpo attaccandomi con la bocca alla sua; subito le spinte sono frenetiche, in cerca di soddisfazione e mi muovo su e giù per arrivare in fondo e riempirla tutta.
I gemiti che emana sono fantastici; mi incita a scoparla e non ho intenzioni o desideri diversi e si attacca forte a me per non farmi scappare; su e giù e ancora su e giù con il respiro che si accorcia per la tensione e la paura che ci vedano ma fermarci non è possibile; avvinghiati la conduco all’orgasmo che lei sfoga sulle mie orecchie facendomi impazzire e continuo a spingere senza mai rallentare o fermarmi; voglio sentire che va oltre i limiti, oltre i sette cieli conosciuti e più gode e più spingo; si libera di nuovi piaceri che riempiono l’abitacolo dell’auto e i gemiti infiniti sono musica celestiale per le mie orecchie che, piene della sua voce, godono anche loro.
Il nuovo orgasmo che la avvolge la fa tremare e vedo gocce di sudore sotto gli occhi mentre lei si abbandona completamente alle mie spinte; anche le unghie affondano sui miei fianchi e sulla schiena lasciando striature rossastre a dimostrare che l’amplesso sta raggiungendo livelli impensati.
Con gli occhi appena aperti e il respiro che mi arriva sul viso mi spinge delicatamente via ed esco dal suo sesso bollente ma è presto per godere e non ha bisogno che io lo dica; la mano scende tra i corpo sudati e afferra il cazzo poi lei mi guarda mentre appoggia la punta dell’asta e la avvicina al secondo buco; “ se vuoi godere qui puoi farlo” mi sussurra con la voce rotta dallo sforzo e dal piacere e guida tra le sue natiche il bastone duro che non ha nessuna intenzione di rilassarsi; spingo ed entro dentro il suo culo che mi accoglie con delle piccole urla che lei si fa sfuggire; capisco che le piace e che lo vuole e spingo l’asta in fondo ad aprire le sue carni e lei continua a urlare e guardami mentre affondo e mi avvicino a lei; la bacio in bocca, fermo e ben piantato nel suo culo e risponde con una fame incredibile; allungo le braccia appoggiate al sedile e prendo spazio e comincio a scoparla quasi brutale tra le chiappe aperte e ogni affondo è accompagnato da un urlo e un gemito che aumentano la voglia di sfondarla completamente; ad un tratto le sue urla diventano continue e più veloci e so che sta per godere, un orgasmo con il culo inatteso questa mattina; non mi fermo più e affondo continuamente in lei aspettando che esploda e quando l’orgasmo arriva lei, mi fissa con gli occhi e la bocca spalancata urlandomi che sta per morire di piacere; un attimo ancora e anche io mi lascio vincere dalla voglia di godere e sento il cazzo prima gonfiarsi, ben piantato nel culo e poi liberarsi in una sequenza di schizzi potenti che si liberano nel suo intestino mentre io, fermo e dentro, vibro per le sensazioni del piacere.
Seduto al lato guida do una sbirciatina fuori per vedere se tutto è deserto e mi sembra che siamo stati fortunati quindi comincio a vestirmi, ridendo insieme a lei dei vetri appannati dell’automobile; avvio l’auto lasciando il centro, la spesa la farò più tardi e accompagno Francesca a casa; mi invita a salire, è sola, i figli a scuola e il compagno al lavoro e la seguo dove mi promette un buon caffè che mi regala acquolina.
Ha una bella casa, grande con tre camere e un salone che ti accoglie con i quadri appesi alle pareti e subito la macchinetta automatica comincia far il classico rumore di un caffè macinato; vado in cucina dove lei sta aspettando che il liquido nero riempia le tazzine e la bacio avvolgendola da dietro; lei si attacca a me e sento il corpo ancora caldo e soddisfatto e quando le natiche mi sfiorano ho un erezione che si ribella ancora una volta; la piego in avanti e le abbasso i pantaloni che lei sorride incredula a tutto ciò e quando la sua fica è alla mia portata, estraggo il cazzo ancora appiccicoso e affondo tra le sue cosce sode sentendo il calore della fica; prima ride poi geme e infine urla quando le mie spinte le fanno sentire la voglia che non si è attenuata e ancora una volta gode in un vortice di piacere delizioso; si volta spingendomi via e si accuccia per riempire la bocca del mio desiderio e le sue labbra avvolgono il bastone e la lingua lo lecca e poco dopo le prime gocce si fanno strada anticipando nuovi schizzi di sperma e lei con la bocca aperta , aspetta di bere il mio piacere; anche dopo che sono venuto continua a leccare e a succhiare e il cazzo torna lucido della sua saliva ; si alza e mi bacia senza lasciare l’asta avvolta nella mano e poi si volta per prendere le tazzine colme di caffè fumante e io la bacio sul collo e sulla nuca.
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